𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐨𝐧𝐭𝐨, Simone si sedeva sulla scogliera per osservare il mare. 𝐄𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨, quello che conosceva fin da bambino. I colori del cielo riflessi sull’acqua gli davano pace, un momento di dialogo silenzioso con sé stesso.

Quel luogo non era solo una scogliera: 𝐞𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐟𝐮𝐠𝐚, il suo rifugio dalle aspettative, dai rimpianti. C’erano cose che Simone non riusciva a confessare nemmeno a sé stesso, come quel profondo desiderio di essere più audace, di inseguire i sogni che rimandava da sempre.

𝐌𝐚 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐚, 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐥𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐞𝐯𝐚. Rimaneva lì in silenzio, affondato nei suoi pensieri, aspettando che il mare rispondesse a quelle domande mai pronunciate. Giorno dopo giorno, però, si accorse che quell’oceano che tanto amava gli sembrava meno vivido, quasi sfuggente.

𝐔𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚, 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨, 𝐢𝐥 𝐜𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐢 𝐟𝐞𝐜𝐞 𝐠𝐫𝐢𝐠𝐢𝐨, 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐨̀, 𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐥𝐦𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐧𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐢𝐬𝐚. Simone, osservando il mare agitato, capì in un istante che anche i sentimenti non espressi, se trattenuti troppo a lungo, possono svanire come un tramonto mai vissuto. Il suo silenzio, la sua esitazione, avevano fatto perdere a quel luogo tutto il calore che una volta gli dava.

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́, 𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞, 𝐜𝐡𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐢𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐚... 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐞́.

Giorgio La Marca