IL VECCHIO CAMPO DI CALCIO
C’era una volta un campetto polveroso, incastrato tra palazzi e silenzi di periferia.
Non aveva niente di speciale.
Una rete sfilacciata, le porte storte, e qualche pietra qua e là a segnare i confini.
Eppure… per quattro ragazzi, quello era il loro piccolo mondo perfetto.
Luca, Davide, Marco e Gianni. Ogni pomeriggio, puntuali come un rito.
Si correva, si urlava, si rideva.
Fino a che il sole non decideva di sparire dietro i tetti.
E ogni volta, alla fine, c’era una promessa sussurrata con il fiatone e le ginocchia sporche:
“Resteremo amici per sempre”.
Ma poi, com’è giusto che sia, la vita arrivò.
Una valigia.
Un contratto.
Una nuova città.
Un amore, un figlio, una scusa.
Il tempo cominciò a fare quello che sa fare meglio:
Separare, silenziosamente.
E il campetto?
Rimase.
A prendere polvere.
A farsi mangiare dall’erba.
A tenere in panchina i ricordi.
Un giorno, anni dopo, Luca tornò in città.
Non sapeva perché, ma fece una deviazione.
Quando vide il campo, gli mancò il respiro.
Era più piccolo di come lo ricordava.
Ma dentro, il cuore batteva come allora.
Prese il telefono.
Scrisse solo una frase.
“Vi va una partita? Come ai vecchi tempi?”
E come se il tempo si fosse svegliato dal sonno, gli altri risposero.
Uno alla volta, i telefoni squillarono, le dita risposero, i cuori si accesero.
E così, una sera d’estate, si ritrovarono.
Più lenti, forse.
Più acciaccati, sicuramente.
Ma dentro… erano ancora quei ragazzi di un tempo.
Giocavano, ridevano, si chiamavano per soprannome.
Ogni scivolata sollevava polvere e ricordi.
Ogni abbraccio sapeva di gratitudine.
Di tempo ritrovato.
E quando la partita finì, rimasero lì.
Seduti sul bordo del campo, le schiene curve, gli occhi al cielo.
Le stelle sopra di loro, silenziose come sempre.
Nessuno disse nulla.
Non serviva.
Tutti sapevano.
Quel campetto non era solo un posto.
Era un pezzo di loro.
Era il luogo in cui erano diventati amici, e forse, anche un po’ uomini.
Da quella sera, ogni estate tornarono lì.
Perché avevano capito una cosa semplice, ma fondamentale:
Nella vita, ciò che conta davvero…
è tenersi stretto chi ci ha reso quelli che siamo diventati.
“Alcuni posti non sono fatti per essere belli…
ma per non essere dimenticati.”
Giorgio La Marca