๐L D๐P๐N๐O I๐P๐R๐ E๐T๐
Questa รจ ๐น๐ฎ ๐๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ๐ป๐๐ผ, un pittore che cercava la perfezione in ogni suo lavoro.
Un giorno, nel suo studio, Lorenzo si trovava di fronte a una tela bianca. ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐ฐ๐ถ๐๐ผ ๐ฎ ๐ฐ๐ฟ๐ฒ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐น ๐๐๐ผ ๐ฐ๐ฎ๐ฝ๐ผ๐น๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ผ, ma piรน dipingeva, piรน sembrava che tutto stesse andando storto. Un colpo di pennello troppo marcato, una sfumatura sbagliata. A ogni ๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ผ๐ฟ๐ฒ, la sua frustrazione cresceva.
๐๐ผ๐ฝ๐ผ ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ถ๐๐ถ, gettรฒ il pennello a terra. "๐๐๐ฃ ๐ฬ ๐ฅ๐๐จ๐๐๐๐๐๐," disse tra sรฉ e sรฉ. "๐๐๐๐๐ฉ๐ ๐ ๐๐๐๐๐ฉ๐ ๐ฬ ๐๐ฃ ๐๐๐จ๐๐จ๐๐ง๐!"
Proprio in quel momento, entrรฒ Andrea, un suo caro amico. Si avvicinรฒ al quadro e lo guardรฒ in silenzio per un poโ.
"๐พ๐๐ ๐๐๐จ'๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐จ๐๐ง๐?" urlรฒ Lorenzo. "๐๐๐ฃ ๐ซ๐๐๐ ๐๐๐ ๐ฬ ๐๐ช๐๐ฉ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ฉ๐?"
Andrea sorrise. "๐บ๐๐๐๐๐๐๐ฉ๐? ๐๐๐ฃ ๐๐๐ง๐๐. ๐ธ๐ช๐๐ ๐๐๐ก๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐ฃ๐๐ก๐๐ค ๐๐๐ฅ๐๐ง๐๐๐๐ฉ๐ ๐ ๐๐๐ฃ๐ ๐๐ค๐๐๐๐๐๐ฉ๐. ๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐ข๐๐ฉ๐๐ง๐ ๐๐ง๐๐ฅ๐๐ค ๐๐๐ง๐๐... ๐๐๐๐๐๐ ๐ฆ๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐ค๐๐ค๐๐ ๐จ๐๐๐ ๐๐จ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐. ๐ต๐ค๐ ๐๐๐๐ฬ ๐๐ ๐๐ช๐๐๐๐ค ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐ฉ๐, ๐ข๐ ๐'๐ฬ ๐๐ช๐๐ก๐๐ค๐๐ ๐๐ ๐๐ค๐๐๐๐ฉ๐ ๐๐ช๐."
Lorenzo si fermรฒ. Guardรฒ il dipinto con occhi diversi. Forse Andrea aveva ragione. Quelle pennellate che considerava errori davano al quadro unโenergia che non aveva mai notato prima. Invece di correggere tutto, Lorenzo decise di andare avanti. ๐๐ผ๐บ๐ฝ๐น๐ฒ๐๐ผฬ ๐ถ๐น ๐ฑ๐ถ๐ฝ๐ถ๐ป๐๐ผ ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฝ๐ถ๐ฬ ๐๐ฒ๐บ๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ด๐น๐ถ ๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ผ๐ฟ๐ถ.
Alla sua mostra, quel quadro catturรฒ subito l'attenzione. La gente non smetteva di ammirarlo. "๐ฬ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐," dicevano. "๐บ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ฆ๐๐๐๐ฉ๐ ๐ ๐๐๐๐๐ฉ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ฃโ๐๐๐๐๐."
E Lorenzo, osservando il suo lavoro, finalmente capรฌ: non erano gli errori a rovinare il quadro. ๐๐ฟ๐ฎ๐ป๐ผ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐ผ ๐พ๐๐ฒ๐น๐น๐ฒ ๐ถ๐บ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ณ๐ฒ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐น๐ผ ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ๐๐ฎ๐ป๐ผ ๐๐ป๐ถ๐ฐ๐ผ.
๐๐น๐ถ ๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ผ๐ฟ๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฎ๐ป๐๐ผ ๐๐ฒ๐บ๐ถ๐ฎ๐บ๐ผ ๐ฝ๐ผ๐๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ฑ๐ถ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ฐ๐ถ๐ผฬ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ ๐๐ฝ๐ฒ๐ฐ๐ถ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฒ ๐ฎ๐๐๐ฒ๐ป๐๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐น๐ฎ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ผ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฎ.
Giorgio La Marca