I𝐋 𝐕A𝐋O𝐑E N𝐀S𝐂O𝐒T𝐎

26 Agosto 2024

Nel cuore di una cittΓ  frenetica, si trovava un'azienda di tecnologia all'avanguardia. Qui, tra computer all'avanguardia e progetti ambiziosi, lavorava Sofia, una giovane assistente che si occupava di coordinare i progetti e di supportare i suoi colleghi in mille modi diversi. Nonostante il suo impegno, Sofia si sentiva spesso invisibile, come se il suo lavoro non venisse davvero notato.

Un giorno, il direttore dell'azienda annunciΓ² una gara interna per premiare il dipendente che avesse portato il maggior contributo all'azienda. Da quel momento, l'ufficio diventΓ² un campo di battaglia. Ogni programmatore, designer e ingegnere si lanciΓ² in una corsa sfrenata per presentare il progetto piΓΉ innovativo, lavorando fino a tarda notte e dimenticando persino di salutarsi nei corridoi.

Sofia, che non era coinvolta direttamente nei progetti principali, osservava tutto questo con un misto di ammirazione e tristezza. Un pomeriggio, mentre stava rientrando dalla pausa pranzo, notò che Marco, un ingegnere brillante ma sempre di corsa, era alle prese con un problema tecnico che sembrava insormontabile. Anche se non faceva parte del suo lavoro, Sofia si fermò e gli offrì aiuto. Insieme, riuscirono a risolvere il problema, e Marco poté presentare il suo progetto in tempo.

Il giorno seguente, un altro collega, Marta, si trovò in difficoltà con una presentazione importante. Il suo computer si era bloccato proprio mentre stava salvando il file. Ancora una volta, Sofia si fermò e, grazie alla sua pazienza, riuscì a recuperare il lavoro di Marta.

Così, mentre tutti erano concentrati sulla gara, Sofia continuava a fare ciò che sapeva fare meglio: aiutare. Ogni giorno, rispondeva alle domande, offriva una mano e diffondeva un po' di calma in un ambiente sempre più teso.

Quando finalmente arrivΓ² il giorno della premiazione, l'intero staff si radunΓ² nella sala conferenze. Il direttore prese la parola, dicendo: "π˜Όπ™—π™—π™žπ™–π™’π™€ π™€π™¨π™¨π™šπ™§π™«π™–π™©π™€ π™˜π™€π™£ π™–π™©π™©π™šπ™£π™―π™žπ™€π™£π™š π™žπ™‘ 𝙫𝙀𝙨𝙩𝙧𝙀 π™žπ™’π™₯π™šπ™œπ™£π™€ π™š π™ž π™«π™€π™¨π™©π™§π™ž π™§π™žπ™¨π™ͺπ™‘π™©π™–π™©π™ž. π™ˆπ™– π™€π™œπ™œπ™ž π™«π™€π™œπ™‘π™žπ™€ π™₯π™§π™šπ™’π™žπ™–π™§π™š 𝙣𝙀𝙣 π™˜π™π™ž 𝙝𝙖 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙀 π™™π™ž π™₯π™žπ™ͺΜ€, 𝙒𝙖 π™˜π™π™ž 𝙝𝙖 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙀 𝙑𝙖 π™™π™žπ™›π™›π™šπ™§π™šπ™£π™―π™–."

A sorpresa, chiamΓ² Sofia sul palco. "𝙄𝙣 π™ͺ𝙣 π™’π™€π™’π™šπ™£π™©π™€ π™žπ™£ π™˜π™ͺπ™ž 𝙩π™ͺπ™©π™©π™ž π™šπ™§π™–π™£π™€ π™˜π™€π™£π™˜π™šπ™£π™©π™§π™–π™©π™ž 𝙨π™ͺ π™¨π™š π™¨π™©π™šπ™¨π™¨π™ž, π™Žπ™€π™›π™žπ™– 𝙝𝙖 𝙒𝙀𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙀 π™˜π™€π™¨π™– π™¨π™žπ™œπ™£π™žπ™›π™žπ™˜π™– π™«π™šπ™§π™–π™’π™šπ™£π™©π™š π™‘π™–π™«π™€π™§π™–π™§π™š π™žπ™£ 𝙨𝙦π™ͺ𝙖𝙙𝙧𝙖. 𝙃𝙖 π™§π™šπ™¨π™€ π™₯π™€π™¨π™¨π™žπ™—π™žπ™‘π™š π™žπ™‘ 𝙨π™ͺπ™˜π™˜π™šπ™¨π™¨π™€ π™™π™šπ™œπ™‘π™ž π™–π™‘π™©π™§π™ž π™˜π™€π™£ 𝙑𝙖 𝙨π™ͺ𝙖 π™™π™žπ™¨π™₯π™€π™£π™žπ™—π™žπ™‘π™žπ™©π™–Μ€ π™š π™žπ™‘ 𝙨π™ͺ𝙀 π™¨π™€π™¨π™©π™šπ™œπ™£π™€. π™Œπ™ͺπ™šπ™¨π™©π™€ π™šΜ€ π™žπ™‘ π™«π™šπ™§π™€ 𝙨π™₯π™žπ™§π™žπ™©π™€ π™™π™ž π™„π™£π™£π™€π™«π™–π™©π™šπ™˜π™."

Da quel giorno, l'atmosfera in azienda cambiΓ². I colleghi iniziarono a collaborare di piΓΉ e a competere di meno. E Sofia, con la sua gentilezza e il suo esempio, aveva dimostrato che il vero valore in un'azienda non Γ¨ solo quello che si produce, ma come lo si fa, insieme agli altri.


Giorgio La Marca