𝘾'𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙞𝙣 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖̀, una famiglia che decise di organizzare una grande festa in giardino per celebrare il compleanno del 𝙣𝙤𝙣𝙣𝙤 𝙂𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙣𝙞, che compiva 80 anni. Era un evento speciale, e tutti i parenti erano invitati. 𝙇𝙖 𝙛𝙖𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙨𝙞 𝙙𝙞𝙫𝙞𝙨𝙚 𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙞𝙩𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙧𝙚𝙥𝙖𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤: chi si occupava della cucina, chi delle decorazioni, chi dell'intrattenimento.

La mattina della festa, 𝙡𝙖 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙢𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤𝙧𝙚, 𝙈𝙖𝙧𝙞𝙖, si svegliò presto e cominciò a preparare dolci e torte. Passò ore in cucina, con il sole che sorgeva e il profumo dei dolci che riempiva la casa. 𝘼 𝙢𝙚𝙩𝙖̀ 𝙢𝙖𝙩𝙩𝙞𝙣𝙖, 𝙖𝙧𝙧𝙞𝙫𝙤̀ 𝙨𝙪𝙤 𝙛𝙧𝙖𝙩𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙋𝙖𝙤𝙡𝙤, che aveva dovuto occuparsi dei suoi figli prima di poter aiutare. Paolo si mise subito a sistemare il giardino, montando tende e preparando i tavoli.

𝙋𝙞𝙪̀ 𝙩𝙖𝙧𝙙𝙞, 𝙞𝙣𝙩𝙤𝙧𝙣𝙤 𝙖 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤, 𝙖𝙧𝙧𝙞𝙫𝙤̀ 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙪𝙜𝙞𝙣𝙖 𝙁𝙧𝙖𝙣𝙘𝙚𝙨𝙘𝙖 che era stata impegnata al lavoro e non poteva venire prima. Nonostante fosse tardi, Francesca si mise subito a gonfiare palloncini e a appendere festoni. Quando ormai la festa stava per cominciare, 𝙞𝙡 𝙘𝙪𝙜𝙞𝙣𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙜𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙚, 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙤, 𝙖𝙧𝙧𝙞𝙫𝙤̀ 𝙩𝙧𝙖𝙛𝙚𝙡𝙖𝙩𝙤: aveva avuto un contrattempo e non era riuscito ad arrivare prima. Senza perdere tempo, si mise a salutare gli ospiti e a servire bevande, cercando di dare una mano come poteva.

Alla fine della giornata, la festa fu un grande successo. Il nonno Giovanni era felice e tutti si complimentarono con la famiglia per l'organizzazione. Quando venne il momento di fare i ringraziamenti, la figlia maggiore Maria si alzò in piedi e disse: "𝗩𝗼𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗿𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹'𝗮𝗶𝘂𝘁𝗼. 𝗘̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗽𝗹𝗲𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮, 𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗮𝘀𝗰𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗼𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗲 𝗹'𝗮𝘃𝗿𝗲𝗺𝗺𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗮."

Paolo, stanco e riflettendo su quanto aveva lavorato, mormorò tra sé: "𝗦𝗶̀, 𝗺𝗮 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲." Nessuno lo sentì, tranne il nonno Giovanni, che lo osservò in silenzio.

Il nonno Giovanni, con un sorriso saggio, prese la parola: "𝗢𝗴𝗻𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗼𝗶 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲."

Dopo i festeggiamenti, mentre gli ospiti cominciavano a lasciare la casa, il nonno prese in disparte Paolo.

Con un tono affettuoso, gli disse: "𝗦𝗮𝗶, 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼, 𝗵𝗼 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘁𝗶 𝘀𝗲𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗼𝗴𝗴𝗶, 𝗲 𝗹𝗼 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼. 𝗠𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮, 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗼, 𝗺𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼. 𝗖𝗵𝗶 𝗲̀ 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗲𝗻𝗼, 𝗵𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼. 𝗟𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮: 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶 𝗮 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼, 𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗼 𝗳𝗮𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲."

Paolo annuì, riflettendo sulle parole del nonno. Capì che il vero significato della giornata non era il tempo passato, ma l’amore condiviso, e si sentì in pace, sapendo che tutti insieme avevano reso felice il nonno e creato ricordi preziosi.

𝐏𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐬𝐮...

La vita non si misura dal tempo che dedichiamo alle cose, ma dall'amore con cui le affrontiamo. Ognuno di noi, con i propri tempi e modi, ha un valore unico da offrire. L'importante non è quando iniziamo, ma come ci impegniamo a dare il meglio di noi stessi.

Giorgio La Marca