Il Maestro Teo si sedette davanti ai suoi alunni e iniziò la sua lezione.
"Ragazzi e ragazze, oggi parleremo di una cosa magica chiamata 'FANTASIA'. Sapete cos'è la fantasia?"
Gli occhi curiosi dei bambini si illuminarono, e iniziarono a condividere le loro idee. Alcuni dissero che la fantasia è quando puoi immaginare mondi fantastici, altri pensavano che fosse come una fiaba che crei nella tua mente.
Il Maestro Teo annuì e disse: "Siete molto intelligenti! La fantasia è come una porta segreta che si trova nella vostra mente. Quando la aprite, potete entrare in mondi meravigliosi, creare storie magiche e immaginare cose incredibili."
Poi il Maestro Teo raccontò loro una storia:
"C'era una volta un piccolo elefante di nome Eli. Eli era molto curioso e amava esplorare la giungla. Un giorno, mentre camminava nel fitto della foresta, scoprì una porta magica tra gli alberi. La porta era decorata con colori brillanti e motivi strani. Eli, pieno di curiosità, decise di aprirla."
La curiosità prese il sopravvento sul coraggio ed entrò benché non sapesse cosa ci fosse dall'altra parte. D’un tratto si ritrovò in un mondo completamente diverso. Era un mondo di dolciumi giganti, fiumi di cioccolato e alberi di caramelle. Eli poteva nuotare nei fiumi di cioccolato e saltare da un marshmallow all'altro."
"Il mondo che aveva immaginato era un posto felice e magico, creato dalla sua fantasia. E ogni volta che Eli apriva quella porta, poteva tornarci e vivere avventure incredibili."
Il maestro Teo sorrise ai suoi alunni e disse: "La fantasia è come la porta magica di Eli. Vi permette di esplorare mondi fantastici, risolvere enigmi e creare storie incredibili, tutto nella vostra mente. È un potere che tutti voi avete, e dovete coltivarlo."
"Quindi, non abbiate paura di usare la vostra fantasia. Immaginate, create e sognate. La vostra mente è il luogo dove tutto è possibile. La fantasia è un dono meraviglioso, e dovete usarla per rendere il mondo un posto più bello."
Gli alunni del Maestro Teo lo ascoltarono con entusiasmo e iniziarono a immaginare le proprie avventure nella loro mente, consapevoli del potere della fantasia che avevano dentro di loro.
Giorgio La Marca